Sporting - Lazio 2-1

Lo Sporting Clube de Portugal vince per due a uno sulla Lazio. Partita accesa, primo tempo in cui la Lazio subisce il gioco altrui, trova il goal del pari e torna di nuovo sotto garzie ad un gran goal di Insúa (a tempo scaduto: Reja protesta e viene spedito in tribuna). Secondo tempo che si apre con il cambio Cissè per Klose e con l'espulsione del terzino argentino dello Sporting, per somma di ammonizioni (la prima rimediata dopo il goal, la seconda per una gomitata).
I ragazzi di Reja cambiano atteggiamento mentale e tattico (dentro Sculli, fuori Brocchi; fuori l'ammonito Dias dentro Radu) e si lanciano all'assalto della porta avversaria. Molte le azioni: l'arbitro segna la partita già da qui fischiando alcuni inesistenti fuorigioco in parecchie azioni laziali, i biancocelesti continuano la disperata ricerca della rete trovando al massimo una traversa con Konko e sprecando il resto (Rocchi, ad esempio, imbeccato alla perfezione da Cissé butta fuori da due passi: errori del genere si pagano cari). A proposito, complimenti a Onyewu, autore di una prova difensiva di carattere, davvero fondamentale per il successo lusitano. Partita che si chiude con un altro madornale errore arbitrale (davvero insufficiente la direzione di gara del belga Gumienny, che ha pesantemente influenzato il gioco): Sculli viene platealmente trattenuto in area e cade, in una chiara occasione da goal. Gumienny però pensa bene di ammonire l'ex Genoa (e Rocchi per proteste) anziché concedere il penalty: chissà cosa facevano gli assistenti per non accorgersi di nulla. Tutti possono sbagliare chiaramente e la Lazio avrebbe dovuto sfruttare di più la superiorità: è anche vero che per una competizione così importante, l'Uefa poteva impegnarsi a trovare qualche arbitro più competente. Detto questo auguriamo al signor Gumienny di migliorarsi e di smentire queste critiche (antipatiche ma necessarie) in futuro, poiché tutti commettono errori, ma possono superarli. Buona fortuna anche alle due squadre nella prosecuzione del torneo.